Nerd parzialmente pentito.

Gli ultimi quindici anni, con brevi eccezioni, sono passati davanti ad un pc. A programmare, studiare, ascoltare musica, guardare film, raccogliere materiale porno, chattare.
È qualcosa di cui vergognarmi con le persone ‘normali’. Una consolazione è che non ne frequento molte.

Eppure non riesco a pentirmene completamente. Il pc mi ha servito sempre senza giudicare, si adatta ai miei gusti e ai miei bisogni.
In cambio il pc ha preso parte della mia vita. Le relazioni sociali, le amicizie, il sesso, lo sport, sono cose che ho vissuto marginalmente, quasi sempre legate in qualche modo ad esso.

Mi guardo indietro e capisco che il pc è stato una consolazione in una vita che era già diretta verso la solitudine e la diversità. Non solo non vedo come avrei potuto evitare di rimanerci impelagato ma non riesco nemmeno a vedere cosa sarebbe potuto andare meglio se non fosse successo. Quando già in tempi non sospetti ero un parìa per la maggior parte di chi mi circondava.

Eventi che avrebbero potuto cambiarmi la vita non sono accaduti e non è dipeso dalla presenza del pc.
Mi dispiace non aver avuto accanto fratelli, sorelle o cugini.
Mi dispiace non aver avuto amicizie forti da piccolo, di essere stato praticamente chiuso in casa tutta l'infanzia, di non aver avuto per tempo cattivi modelli da cui imparare e con cui condividere la trasgressione.
Mi dispiace aver avuto le ali delle tempeste ormonali adolescenziali tarpate da una classe di stronze e di non aver avuto nessuno a darmi man forte e aiutarmi in quel momento.

--FZ

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